A beneficio del distratto lettore precisiamo subito: quella di ieri sera allo stadio Zaccheria di San Lorenzo non è stata affatto una partita di basso profilo ( o un “cesso di partita” come da maccheronica traduzione del titolo…). Ma piuttosto una partita dalle mosse tattiche oculate, quasi appunto una partita a scacchi con di fronte i consueti sfidanti: gli Orange da una parte (Stefano, Piero, Enzo) e i Colored dall’altra (Picco, Filippo, Saggio e Massimiliano).
Un’atmosfera sempre più cupa aleggia nell’ormai irrinunciabile ritrovo del Monday Night, che da oltre un decennio allieta il primo giorno della settimana di molti (invisibili) appassionati, sia grandi che piccini. Dove sono finiti gli atleti ed i fuoriclasse che tanto hanno animato in passato l’eterna sfida tra Orange e Colored? Possibile mai che gente del calibro di Nicolaldinho, Gianca Maestro di Vita, Hans the Bomber e “last but not least” (in ordine rigorosamente cronologico) l’Ariete di Legnaro si siano improvvisamente dati alla macchia? Le casse sociali del SanLorenzo gridano vendetta e una manovra straordinaria si profila all’orizzonte per poter garantire servizi essenziali come l’acqua calda delle docce, luci artificiali, porticine riverniciate e palloni gonfi (…o palloni gonfiati…mah!).
Questa “svaggonata de doppi sensi”, riportata nel titolo del post, nulla ha a che vedere con lo shopping in negozi di musica e strumenti musicali (di oggi e di ieri) in centro a Padova. Riassume invece, in modo perfetto, l’andamento frenetico del consueto match del lunedì, svoltosi tra le mura amiche dello stadio Armando Picchi di San Lorenzo. Di fronte due squadre inedite (=> tre contro tre), falcidiate però da numerose assenze: i Grigio-Blancos ed i Rosso-Granata.
Clima torrido e umidità agostana al Monumental di San Lorenzo in quest’ultimo Monday Night di inizio ottobre. Di fronte, come di consueto, la compagine dei Multicolor e la formazione degli Orange, che si sono affrontate a viso aperto in un match ricco di emozioni e colpi di scena (?). Per cercare di ridurre l’impatto legato allo squilibrio numerico (…sfiga ha voluto che si fosse in nove !…) le formazioni iniziali si sono andate a schierare sagacemente come segue:
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