29/05/2021 Portule (Asiago)

Distanza totale: 8,4 Km (4↑ 3,5↓ 0,9↔)
Altitudine massima:2.310 m
Altitudine minima: 1.658 m
Dislivello assoluto: 652 m
Totale salita: 826 m
Totale discesa: 831 m
Tempo totale: 5h (soste incluse)
Presenti: Carlo, Cippe, PaoloG, Pedro.

Il buon Pedro propone un giro zona altopiano, l’obiettivo è Cima XII, passando per il Portule. il tempo è un po’ incerto, eventualmente ci fermeremo prima. Partiamo con due auto in quanto Paolo si fermerà a Rotzo, saliamo quindi per Pedescala (SP 78) a Rotzo lasciamo un’auto e poi dritti verso rifugio Larici dove parcheggiamo nell’ampio piazzale. Ci mettiamo in marcia che sono appena passate le 9.

Rifugio Larici. Quota 1658 mt.
Dal parcheggio prendiamo a destra, sbagliando direzione, il sentiero è dalla parte opposta al rifugio, ma nulla di grave, tagliamo la pista da sci ed attraverso prati ci riagganciamo alla traccia verso quota 1730 e proseguiamo quindi in direzione cima Larici. Facciamo tappa a bocchetta Larici (1876 mt – 1,4 km – 40′). Uno sguardo alle nostre spalle dove spicca il Verena, ci ricompattiamo e proseguiamo verso destra sul sentiero 209. La giornata è piuttosto grigia, ogni tanto sprazzi di sole riscaldano l’aria ed illuminano i nostri passi, in uno di questi rari momenti  sgombri dalle nubi verso ovest riesco ad immortalare cima Laste e cima Mandriolo il cui cocuzzolo è nascosto da un nuvolone. Ancora pochi passi e raggiungiamo la rotonda ed erbosa cima Larici (2033 mt – 2 km – 1h) dalla quale si vede chiaramente il Portule, ed anche le minacciose nubi che incombono. Pochi minuti di sosta per godere del panorama e ripartiamo in discesa verso il monte Erba (2031) subito visibile davanti a noi ed alla successiva porta Renzola. Proprio sul monte Erba riscontriamo ciò che rimane di un vasto incendio che ha colpito il versante sud del suo crinale, eloquenti le foto. Fortunatamente l’incendio è circoscritto al pendio del monte Erba ma comunque abbastanza ampio almeno fino a Porta Renzola verso la quale proseguiamo dritti in leggera discesa (1949 – 3 km – 1h 45′). Da qui la musica cambia, dopo un primo tratto di leggera salita la pendenza aumenta notevolmente lungo la dorsale ovest del Portule. C’è ancora parecchia neve e ci sono perfino alcuni scialpinisti che scendono dalla cima, ma fortunatamente il sentiero che scorre sulla linea di cresta è stato ripulito dal sole. Sul versante nord invece si accumulano ammassi di neve dura che in alcuni tratti dobbiamo attraversare con un po’ di titubanza. Raggiungiamo il monte Kempel (2295 – 4,1 km – 2h 30′), dove facciamo pausa, da qui in pochi secondi si può raggiungere la cima del Portule.

Cima Portule (4,3 km, 2310 mt, 2h 30′).
Dopo esserci ricompattati, aver ripreso fiato  ed aver fatto un pausa ristoratrice, confabuliamo tra di noi per decidere sul da farsi. Verso nord-est si erge cima Dodici, le nubi sono in aumento ed è già mezzogiorno passato. Si decide per fermarsi qui, peccato. Dopo la pausa prima di riprendere la discesa faccio un salto a cima Portule, di cui ho ancora il ricordo di una bellissima escursione invernale con le ciaspole (vedi articolo). Uno sguardo tutto intorno e poi giù. Arrivati a Porta Renzola (1949 – 5,6 km – 4h) decidiamo di prendere il  sentiero 826 per tornare al rifugio, che evita il saliscendi lungo la cresta e percorre in quota il versante sud del monte Erba, poi raggiunge la dorsale sud di cima Larici e la aggira dando accesso ad ampi prati sui quali ancora spiccano i Crocus. Usciti dal bosco si accede all’ampio declivio prativo con vista sul rifugio Larici.

Rifugio Larici (8,4 km, 1.658 mt, 5h).
Bravi tutti alla prossima.

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