19/03/2023 Sentiero Atestino (colli Euganei)

Distanza totale: 8.1 Km (2.8↑ 3,4↓ 1.9↔)
Altitudine massima: 316 m
Altitudine minima: 15 m
Dislivello assoluto: 301 m
Totale salita: 357 m
Totale discesa: 360 m
Tempo totale: 2h 40′ (soste incluse)
Presenti: Antonio, Betty, Cippe, Ivana, LucaR, Magda, PaoloG, Stefy

Tranquilla passeggiata sui colli Euganei in una uggiosa domenica pomeriggio che purtroppo non ci ha permesso di ammirare il tramonto che di solito regala momenti emozionanti, ma ci siamo divertiti lo stesso e soprattutto eravamo un bel gruppetto, in perfetto equilibrio dal punto di vista sessuale, quattro uomini e quattro donne.

Parcheggio basso di Arquà Petrarca. Quota 15 mt.
In via Fontana si trova il parcheggio basso di Arquà c’è spazio per tutti ma è a pagamento, poco più sopra di fianco al campo da calcio c’è un altro piccolo parcheggio che invece è gratuito con una ventina di posti, ma bisonga avere un po’ di fortuna. Il tracciato dell’escursione parte comunque dal parcheggio basso dal quale si attraversano dei piccoli giardini per sbucare in pieno centro ad Arqua’ (40 mt, 0.1 km ,5′) palazzo Contarini domina sulla destra, a sinistra invece svetta il campanile della chiesa di Santa Maria Assunta presso la quale si trova la tomba del Petrarca. Appena messo piede nelle vie del caratteristico borgo l’atmosfera si fa subito mistica, ma siamo tutti concentrati a cercare via Monte Piccolo alla quale si deve svoltare a destra. Percorsa la via princiaple Jacopo da Arquà si perviene ad un grosso incrocio al quale prendiamo sulla destra via Ventolone di fronte al municipio. Risalita la via ad un certo punto questa si biforca, procediamo a destra in via Fontanelle. Raggiungiamo l’inequivocabile punto di riferimento definito da questo capitello, dal quale sulla destra parte via monte Piccolo (1 km, 125 mt, 20′) ci sono pure le caratteristiche tabelle con i segni bianco-rossi del CAI. Proseguiamo quindi sull’asfalto di via monte Piccolo mentre sulla destra si aprono ampie panoramiche verso la pianura. La strada prosegue per circa 600 metri dove si deve svoltare a destra e prendere una stradina sterrata (1.6 km, 152 mt, 30′) delimitata da un muretto a sinistra ed un boschetto di ulivi sulla destra. Percorsi altri 400 metri circa termina la presenza degli ulivi e si entra nel bosco vero e proprio, il sentiero si restringe ma continua in piano o leggera salita. Stiamo percorrendo il versante est del monte Piccolo e fino a qui nessuna difficoltà da segnalare, tralasciamo una traccia sulla sinistra che porta per vie brevi alla vetta del monte e proseguiamo invece dritti fino ad una seconda traccia in corrispondenza di un particolare pino dal tronco doppio preso a spunto come segnavia. In corrispondenza di questo albero sulla sinistra è evidente la traccia (2.8 km, 172 mt, 50′) che sale ripida verso la vetta in una ipotetica via di cresta. Questo è il tratto più ripido, nulla di complicato ma potrebbe mettere a dura prova le persone meno avvezze alle camminate in montagna. Verso la fine la pendenza diminusice, il monte Piccolo si sviluppa lungo l’asse est-ovest è molto lungo e la sua gobba sommitale ha una curvatura molto dolce, non appuntita, non si capisce bene dove si trova l’apice, ma ad un certo punto la vegetazione si dirada un pochino lasciando spazio alla luce di filtrare attraverso gli alberi. Ne approfittiamo per una breve pausa.

Monte Piccolo (3.5 km, 315 mt, 1h 10′)
A questo punto arriva la sorpresa, sull’Altissimo il vento non me lo aveva permesso, ma oggi Eolo non si fa sentire ed anche se ci sono molti alberi non resisto, devo provare. Estraggo dallo zaino la mia valigetta come si evince in questa foto dove spicca il contrasto tra la nuova e moderna tecnologia e la crapa del canuto pilota. Mi sento osservato dai compagni e quando vedono il drone esplodono le esclamazioni di stupore. Sono emozionato pure io, preparo tutto e dopo pochi minuti è in volo. Sono alle prime armi, ma me la cavo nonostante gli alberi, Ivana si diverte da matti a scattare foto ai nostri volti esterrefatti, e ci divertiamo a guardarle, una su tutte. Purtroppo come avevo già avuto modo di constatare la qualità delle foto e dei video non è delle migliori, sia come risoluzione ed anche come stabilità per i video, ma è il mio primo drone e per quello che costa va bene così. Superata l’ebbrezza della novità riprendiamo il cammino iniziando la discesa dal monte Piccolo verso il monte Ventolone che però non saliremo, raggiungiamo l’ampia forcella tra i due monti in corrispondenza di un bel caseggiato rivolto ad Arquà, dalla parte opposta del quale troviamo una traccia (4 km, 277 mt, 1h 30′) che scende sul sentiero Atestino numero 3 a pochi metri dalla forcella, in corrispondenza dell’innesto sul numero 3 c’è pure una panchina per i più sfaticati. Proseguiamo a sinistra girando intorno al Ventolone lungo un sentiero piuttosto monotono e con rare panoramiche, una di queste sui ruderi del monastero Orbiesco sull’monio colle. Proseguiamo pressoché in quota fino a raggiungere un bivio segnalato da tabelle (5.5 km, 229 mt, 1h 55′), proseguendo dritti si torna verso Arquà, a destra ci si dirige verso Valsanzibio sul sentiero Atestino (numero 3 del parco) che quindi lasciamo definitivamente. Noi dobbiamo tornare ad Arquà quindi dritti sul sentiero ora segnalato con il numero 22 sulle mappe. Prima di arrivare sulla strada asfaltata di via Fontanelle si oltrepassa la traccia che scende alla nostra sinistra dalla cima del Ventolone (6 km, 244 mt, 1h 58′) superata la quale ci si innesta nella strada asfaltata di via Fontanelle (6.1 km, 259 mt, 2h). A questo punto abbiamo qualche dubbio ma si deve proseguire a sinistra per arrivare ad Arquà, si potrebbe andare anche a destra ma facendo un giro molto più lungo. Prendiamo quindi la strada asfaltata verso sinistra e poco più avanti al bivio (6.2, 260, 2h 5′) teniamo la destra inziando coì una lunga discesa verso il borgo. E’ una discesa piacevole che non affatica le ginocchia, e permette ampie panoramiche verso la pianura e sul borgo. Una volta entrati ad Arqua’ dobbiamo superare l’ultima difficoltà, resistere ai meravigliosi aperativi che ci si parano davanti, con i camerieri che sfrecciano lungo la strada con in mano piatti contenenti deliziosi affettati, formaggi e quant’altro. Superato l’ultimo arco raggiungiamo il parcheggio basso, termine della nostra escursione.

Parcheggio Basso (8.1 km, 15 mt, 2h 40′)
Recuperiamo le auto, saluti, baci ed abbracci, arrivederci alla prossima e bravi tutti.

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